RASSEGNA STAMPA
IL GIORNALE - Giovanardi: no al cippo per Giuliani
Genova, 4 agosto 2005
Giovanardi: no al cippo per Giuliani
- di Redazione -
Un passamontagna sul viso e un estintore tra le mani, da buttare in
testa a un carabiniere. Carlo Giuliani era morto nei giorni del G8 di
Genova, ucciso dal colpo di pistola sparato da un militare di leva che
cercava di sfuggire al linciaggio. Eppure il Comune di Genova ha deciso
di dedicare una lapide al no global incappucciato. La storia del cippo a
Giuliani non è però finita con una semplice delibera, passata peraltro
con una forte spaccatura anche nella maggioranza di sinistra, 23 voti
contro 20. Il Consiglio dei ministri ha deciso di vederci chiaro: non si
può fare una cosa del genere. L'opinione è «firmata» Carlo Giovanardi,
ministro per i Rapporti con il Parlamento, che ha portato la questione
sul tavolo del governo.
«È convincimento generale che questa sia una scelta intollerabile dal
punto di vista politico - taglia corto Giovanardi, che spiega di aver
trovato un fermo alleato nel collega Gianfranco Fini -. Ma abbiamo dato
mandato al ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu,
di verificare se la presa di posizione del Comune sia legittima, cioè se
può un ente locale concedere una simile autorizzazione». Una discussione
che è avvenuta ieri mattina, ma che è destinata a non esaurirsi con la
ferma condanna politica della scelta genovese. «Ora c'è attesa per
l'esito di questo approfondimento - assicura Giovanardi -. Ma se
arrivasse la conferma che il Comune ha sbagliato, prenderemo provvedimenti».
La scelta di erigere un cippo a Giuliani ha d'altra parte già provocato
dure reazioni in città.